Nulla è impossibile a Dio


19 Dicembre 1976

Figli diletti, sono con voi. Sono la Madre di Dio, desiderosa di farvi godere di quei benefici che la divina maternità mi ha procurato e mi procura.

Veramente posso dire che grandi cose ha operato in me l'Altissimo, per prepararmi a quella missione così importante e così piena di responsabilità. Si è degnato di scegliermi per dare il via alla redenzione, ed ha preparato il mio cuore, la mia mente, il mio corpo e il mio spirito perché il Signore, Figlio del Dio vivente, non si trovasse a disagio in me.

Mi scelse il Figlio di Dio per essere sua Madre e, potendolo fare, mi adornò di tutte quelle virtù che gli sono gradite e di cui Egli è la sorgente.

Allo Spirito del Signore io affidai la mia vita, perché quel fuoco d'amore che Gesù doveva portare sulla terra mi rendesse in tutto simile a Lui. Così gli stessi amori, gli stessi pensieri e desideri, e più tardi le stesse opere, poterono rendere la Mamma simile al Figlio, a cui con la vita del corpo diedi il meglio di me stessa.

Alcuni miei figli si domandano: Come può una creatura diventare Madre di Dio? Egli è eterno ed infinito, come può una donna dargli vita e contenerlo? Vi do una piccola spiegazione, poiché i misteri li capirete meglio un giorno. Per ora vi dovete accontentare.

Voi sapete che l'uomo è composto di anima e di corpo. Sapete che l'anima viene creata da Dio nel primo istante del concepimento, e il corpo viene alla vita e al mondo per mezzo dei genitori, che sono in tal modo collaboratori di Dio e continuatori con Lui dell'opera della creazione. Eppure, voi non fate distinzione fra anima e corpo e vi chiamate padri e madri dei vostri figli.

Ora, in Gesù c'è Dio, e c'è la sua umanità che ha ricevuto da me per opera dello Spirito Santo. Giustamente, perciò, mi chiamate Madre di Gesù, Madre di Dio. Questa divina maternità è per me un mezzo estremamente utile per poter venire in aiuto di tutti gli uomini. Essendo imparentata per così dire con Dio, la mia potenza è estremamente grande.

Non sono i miei meriti che mi rendono meritevole, ma la bontà di Dio che mi dà potere sul suo cuore, per cui gli chiedo con grande amore tutto ciò che desidero concedervi. Questo pensiero deve aumentare sempre più in voi la fiducia, la fede e la speranza, poiché il Signore non può rifiutarmi quelle grazie che io gli chiedo a nome vostro, essendo io, per volontà sua, divenuta Madre di Dio e vostra.

Ma voglio dirvi un altro pensiero molto importante, che deve farvi salire sull'ala dell'amore e spronarvi a chiedere cose sempre più grandi, dei veri miracoli. Quando l'angelo mi annunciò la divina maternità e, per darmi un segno, mi parlò della maternità di Elisabetta, aggiunse: "Al Signore nulla è impossibile! ".

Il miracolo, lo straordinario, e voi direste l'impossibile, è nel mondo continuamente. Basterebbe osservare ciò che avviene nell'ordine della natura, con occhi intelligenti, e vi sentireste sbalorditi.

La terra, il sole, gli astri, si sostengono nello spazio come retti da una mano invisibile e sicura; il mondo vegetale riprende regolarmente vita, dopo un susseguirsi di mesi e dopo aver dato uno spettacolo così doloroso che pare parlare di morte; il mondo degli animali è guidato da regole così precise da dover pensare che un saggio ed esperto domatore abbia fatto scuola a ciascuno di essi; e più di ogni altra creatura, l'uomo, il cui corpo è retto dal cervello, presenta una perfezione tale in tutti i suoi organi e in ogni articolazione che nessuno saprebbe così bene regolare.

Ebbene, gli uomini, insensibili davanti a questi miracoli, a questo straordinario, chiedono incessantemente nuove prove. Lo straordinario accompagna la vita di ciascuno, e ancora pare che l'angelo debba dire: "Nulla è impossibile a Dio".

Questa sicurezza nell'opera di Dio deve essere la vostra guida nella vita spirituale. Non temete perciò quando, dopo tanti sforzi, vi trovate ancora allo stesso punto; quando ciò a cui assistete, vi sembra impossibile da accettare, da credere, da vivere.

Non temete quando, nella vita d'ogni giorno, le malattie, le difficoltà e i contrasti creano situazioni difficili. Non temete nulla anche quando, per superare certi ostacoli, per ottenere guarigioni e conversioni occorrerebbero dei veri miracoli. Sentitevi sempre accanto l'angelo di Dio, che vi ammonisce e che vi conferma l'infinita potenza di Dio.

È bello fidarsi del Signore, e più vi fidate e più la sua opera diventa efficace, perché Egli ha libertà d'agire. Allora diventa facile dover dire: Grandi cose ha fatto in me il Signore.

Sappiate ravvivare la fede in questi giorni e, mentre presenterete al Signore tutte le vostre necessità, fate pure il mio nome e dite: Ti chiedo queste grazie per mezzo della Madre tua e mia. Io vi benedirò, vi aiuterò e intercederò. Un granello di fede, tanto amore e tanta fiducia, accompagnino ogni vostra preghiera.

Vi abbraccio nel Signore, figli. Vorrei chiamare ciascuno per nome; voi però sapete come fanno le mamme di famiglie numerose: alle volte chiamano tutti per chiamarne uno. Io vi chiamo tutti proprio così, perché amo tutti allo stesso modo.

Sono riconoscente e grata a coloro che fanno molto bene; richiamo e sprono altri, perché si lascino influenzare bene e s'infervorino. Tutti uniti, come una bella aiuola del Signore che vuole realizzare i piani di Dio e la sua volontà.

Arrivederci, figli. Vi amo!

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