Devo salvare tutti i bambini del mondo


28 Dicembre 1976

Figli diletti, sia pace a voi, per la buona volontà che vi ha spinto a venire a pregare e ad ascoltare le mie parole, e siate benedetti; e una gioia immensa vi riempia il cuore, se dei miei insegnamenti ne trarrete profitto, così da migliorare voi stessi e il vostro prossimo.

Ecco, sono con voi. Sono presente in un modo tutto particolare, anche se i vostri occhi non vedono che un'immagine. Io vivo delle ore d'intimità con voi, proprio come una mamma che è sommamente desiderosa del vostro bene.

Io devo portare in salvo ciascuno di voi, come portai in salvo il mio Bambino fuggendo in Egitto. Vi devo difendere dal demonio, che lavora instancabilmente per rovinare l'opera di Dio in voi. Vi devo difendere dalle malvagità del mondo, che collabora col demonio per distruggere la verità ed il bene. Vi devo difendere anche da voi stessi, dalle vostre cattive inclinazioni e dai vostri difetti, devo cioè aiutarvi a liberarvi da essi e farvi crescere nella virtù.

Tutto questo io farò, se sarete fiduciosi e abbandonati a me, e se saprete accogliere dentro di voi quel Gesù che si è fatto piccolo per farvi grandi davanti a Dio.

Devo salvarvi e devo salvare tutti i bambini del mondo, che vivono come sotto la minaccia di Erode. Quando un bambino viene alla luce, porta già con sé un patrimonio di cose belle e brutte. Sono le virtù e i difetti che egli ha ereditato dai suoi genitori. La vita comincia e, già fin dai primi anni, s'inizia la battaglia tra il bene ed il male.

Il bambino va aiutato a crescere e a progredire. L'esempio dei grandi dovrebbe essere la falsariga su cui modellare la sua vita. Ma che avviene? Genitori senza fede e senza timore di Dio, non si vergognano di dare ai propri figli esempi d'immoralità, di ribellione, di odio e di ogni altra cattiveria. Ecco la strage degli innocenti!

Il giorno in cui il bimbo perde l'innocenza, è come una morte spirituale che avviene in lui. Lo scandalo procura questa morte, che lascerà un'impronta indelebile nella sua vita. Poi il bambino cresce, e quegli insegnamenti deleteri ricevuti li propagherà, ed altri impareranno da lui, forse a bestemmiare, a odiare e ad agire male. La società si corrompe così.

Quando si pensa a quei bimbi innocenti che per il nome del Signore incontrarono anche inconsapevolmente il martirio, voi vi raccapricciate e vi si stringe il cuore. Eppure quei bimbi andarono ad aumentare la schiera dei martiri e una gloria eterna appartiene loro.

Ma, quando un bimbo viene scandalizzato, è come se a lui s'insegnasse una cattiva strada, e per quella strada potrebbe camminare e trovare la sua rovina. Quanto giustamente Gesù diceva: "È meglio che un uomo si butti in mare piuttosto che dare scandalo ad uno di questi piccoli"!

Figli, la società è oggi tanto depravata per cui non si distingue più il bene dal male, e i vostri figli ne vengono danneggiati nell'anima e nel corpo. Prima di conoscere la virtù, gli spettacoli che portano al delitto e alla lussuria riempiono la loro mente e il loro cuore.

È veramente una strage! Eppure, non sono i soldati di Erode che la operano, ma gli stessi amici, familiari e parenti. Ed ecco che la pornografia, la droga, l'ozio e il vizio penetrano nelle famiglie. Ecco che giovani imberbi lasciano la casa per vivere una vita sbandata, senza autorità e disciplina. È una corsa terribilmente folle, a cui devono mettere mano tutti, la Chiesa, la società e la famiglia, per arginare il male.

Ma come possono i genitori coscientemente affrontare i propri figli se non amano la preghiera, se non vivono in grazia di Dio, e se loro stessi si macchiano di sangue uccidendo i propri figli prima che vedano la luce?

È un'infamia il massacro che si vuol pretendere di legalizzare! Uccidere è un reato che, anche se venisse assolto e perdonato dagli uomini, incontrerà il giudizio di Dio, che non scherza e che vuole riservato a sé il diritto di vita e di morte, essendo Egli stesso l'Autore della vita.

Già altre volte vi ho parlato di questo delitto, che non può restare senza castigo per le famiglie e per la società. Io però vi prego: abbiate compassione dei bambini che il Signore affida a mani umane. Aiutateli, consacrateli a me, e fate che i nostri altari siano sempre circondati da quelle tenere pianticelle che basta un nonnulla a spezzare o a far deviare. Fate che i bambini imparino da voi, care nonne, non già le favole senza morale, ma la morale vera, quella che si attinge dalla pratica cristiana.

Vi è un peccato che nasce col bambino stesso. È l'egoismo, per cui ognuno di essi vorrebbe tutto per sé. Fu anche il peccato che fece muovere Erode a compiere la strage, poiché temeva che altri potessero governare al suo posto. Questo difetto nei vostri cari figli deve essere sostituito dalla generosità, ma questa virtù deve essere praticata dai grandi, prima ancora che dai piccoli. A voi l'impegno di essere maestri.

La verità deve essere la vostra luce. Se voi camminerete in questa luce divina, non vi sarà difficile difendere le vostre creature dall'errore. La verità conosciuta, apprezzata e vissuta, è come una forza che trascina. Uno scudo di difesa saranno i Sacramenti, e dietro ad essi, con la grazia che vi donano, difenderete i vostri figli dagli errori che pullulano in ogni luogo, fino a confondersi con la verità.

Figli, vi benedico, e giacché vedo presenti alcuni uomini, raccomando vivamente che l'educazione e la salvezza dei figli sia affidata non puramente alla mamma, ma condivisa. Ricordate che fu Giuseppe ad essere avvertito del pericolo e, per mezzo suo, portai in salvo il mio Bambino.

Benedico tutti. A tutti voi, mentre auguro un lieto anno nuovo, do questo impegno particolare: salvare il bambino dalle orde inferocite dell'Erode moderno.

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