Quanto vale la fede


9 Luglio 1976

Figli, tanto cari al mio cuore, sia pace a voi!

Ecco, sono qui come Madre e Maestra e desidero, come tale, darvi consolazione e luce, perché la vostra vita trascorra serena e sia illuminata dalla fede, che deve essere la vostra forza, l'ancora della vostra salvezza. Purtroppo nel mondo regna il male e, con esso e per esso, il dolore. Ma chi non possiede la fede, oltre al dolore ha la disperazione e non può avere forza per portare la croce.

Sapeste quanto vale la fede! Ricordate, figli, che io ebbi bisogno della fede, una fede eroica, per poter affrontare tutte le difficoltà della vita e per dire continuamente il mio "fiat" alla volontà del Padre.

Tutti i cristiani hanno ricevuto questo prezioso dono col santo Battesimo e, se tutti lo coltivassero, lo custodissero e cercassero di aumentarlo, più nessuno sarebbe infelice. Tutti avrebbero la forza sufficiente per saper accogliere, giorno per giorno, la vita nella sua realtà, e la fede farebbe trasformare anche le cose dolorose in motivo di gioia e di felicità.

I martiri che, dopo Gesù, diedero la vita in mezzo ai più crudeli tormenti, dove attinsero la forza d'affrontare la morte e la gioia per andare gaudenti incontro ad essa? Dalla fede, figli!

Ebbene, c'è qualcuno che non apprezza questo dono. Vi sono molti giovani che preferiscono professarsi atei, anziché credenti, e con estrema facilità rifiutano la verità per accettare l'errore e la superstizione. Per essi, anche se tutto sembra facile mentre hanno forza e salute, sarà assai dura la vecchiaia.

Chi ha fede, ha in sé una vigoria divina che conserva il cuore sempre giovane. Ma che sarà del giovane che, perduta la fede, cerca nei falsi amori le proprie consolazioni? Si troverà deluso e sfinito, perché la vita senza fede diventa insulsa e senza ideale.

La fede è un sostegno e un'ancora di salvezza. Disse Gesù: "Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo". La salvezza è perciò attaccata alla fede come il frutto è attaccato al ramo da cui ha avuto la vita.

Vi sono molte persone che non sanno apprezzare la vita divina che la fede fa conoscere, e voi trovate genitori che rimandano il Battesimo dei propri bambini. Dicono: "È meglio che decidano essi e che sappiano scegliere". Ma come non capire la necessità di essere inseriti nell'albero della vita, per poter goderne i benefici? È la mancanza di fede che fa trascurare questi doveri. E ve ne sono anche di molto più gravi.

Quando in una famiglia non si è dato il primo posto a Dio, tutto ciò che lo riguarda viene disprezzato, e si arriva persino ad aver paura dei Sacramenti e del sacerdote che li amministra, fino a lasciar morire senza assistenza religiosa coloro che si teme di far intimorire o di spaventare.

Così, le persone senza fede, le famiglie senza fede, diventano lo zimbello del demonio, che ne approfitta per impadronirsi delle anime.

È vero, ciascuno è libero di credere o di non credere, come è libero di corrispondere alla grazia di Dio e salvarsi, o di non corrispondervi e dannarsi. Ma non vi pare, figli, che sia un grande errore quello di buttare le infinite ricchezze del cuore di Cristo, che Lui a grande prezzo ha ottenuto per voi?

Figli, la fede che voi avete ricevuto come preziosa eredità dai vostri avi, e che la Chiesa ha custodito per secoli e secoli, è come compendiata in quel codice che chiamate "Credo".

Recitatelo spesso il "Credo", ed ogni articolo sia oggetto di meditazione. Se credete nella Santissima Trinità, se siete con la Chiesa, potete guardare con serenità la vita eterna, in cui la fede non esisterà più, perché quelle verità in cui ora credete senza vederle e senza capirle bene, saranno chiare davanti al vostro sguardo; e più la vostra fede sarà stata semplice, sincera e pura, più grande sarà la vostra beatitudine.

Ed ora vi voglio raccomandare una cosa semplice che mi sta tanto a cuore. Il pensiero di fede che ha aiutato molti a santificarsi fu questo: Dio mi vede! La presenza di Dio, che è dovunque, deve aiutarvi ad amarlo e a servirlo con grande fervore.

Chi è malato, lo serve con la malattia e lo ama attraverso il dolore. Chi è sano e si dedica al servizio del prossimo, in esso deve vedere il Signore. Quanta luce in quel servizio reso alla persona di Dio, a Gesù, Figlio di Dio! Quanta carità fraterna, quanta pace, quanta serenità, se il pensiero di Dio sarà costantemente nella vostra mente!

Guardando il cielo, alcuni grandi della terra potevano dire: "È bello, ma non è per me", perché avevano perduto la fede e con essa la moralità. Se voi avete fede, là è la vostra casa, ma già da questa terra il pensiero del paradiso vi sarà di sollievo e forza, per cui godrete anticipatamente grande pace.

Coraggio, figli! Coraggio! Io sono sempre al vostro fianco e vi aiuto. Non lasciatevi abbattere e non lasciatevi ingannare. Siate fedeli alla Chiesa. Siate ubbidienti ai vostri superiori e non abbiate paura di nessuno. Mostrate la vostra fede di fronte a chiunque. Gesù non si vergognerà di voi davanti al Padre.

Le persecuzioni che subirono in tutti i tempi coloro che credettero, non sono finite, ma anche sotto forma di guerra fredda possono continuare. Voi siate coloro che combattono il male, mai il bene. E ricordatevi che coloro che fanno il bene, devono subire la prova del fuoco con la contraddizione.

A tutti la mia benedizione materna, specie ai malati, a cui prometto che, ogni volta che reciteranno il rosario, sarò al loro fianco per incoraggiarli.

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