Abbiate un cuore generoso

 


2 settembre 1973.

Figli diletti, quanto è bello questo incontro così numeroso e cosi fervente! Bene, l'unione fa la forza e voi partirete di qui rinvigoriti nella fede, nella speranza e nell'amore, così da poter chiamare altri al servizio di Dio e accanto a me.

Figli, stanno finendo le vacanze e per molti sono già finite. Ma pensate voi che questo periodo abbia portato giovamento al corpo e allo spirito? Oh no, ha portato anzi un deterioramento interno ed esterno che, se voi lo poteste veramente valutare, vi farebbe restare inorriditi.

Ciò nonostante io da buona Mamma rimango sempre in attesa, come quelle buone mamme di famiglia che attendono i propri bambini che devono rincasare e, vedendoli sporchi nell'abito, qualche volta strappato, e infangati nel corpo, cercano di ripulirli con un bagno salutare.

Io faccio questo con le anime e appena scorgo un desiderio anche minimo di venirmi vicino, mi do da fare per rabberciare gli strappi, medicare le ferite e distruggere tutto quel sudiciume che abbruttisce l'anima.

L'uomo pensa di godere concedendosi soddisfazioni illecite, ma deve amaramente pentirsi ed accorgersi di essere fatto per le altezze e non per le meschinità della terra.

Quando l'uomo fu creato, avrebbe dovuto vivere sulla terra col pensiero, col cuore e col desiderio proiettati verso il cielo; ma il demonio fece intravedere ai nostri progenitori la felicità nelle cose materiali e da allora il suo scopo preciso è quello di allontanare l'uomo dal pensiero di Dio e del cielo. Molti collaborano col demonio. Il materialismo va raccogliendo le sue vittime e la lussuria, la ricchezza, la potenza, sono le sole cose desiderate.

Così l'uomo perde il gusto della preghiera, non sente il desiderio di perfezionarsi e subentra anche nei buoni quella indifferenza e quella freddezza per le cose dello spirito che fa veramente pietà.

Gesù ammoniva i farisei chiamandoli sepolcri imbiancati, perché, mentre avevano un'apparenza di santità, covavano nel loro cuore sentimenti cattivi. Ma che direbbe Gesù oggi a molti cristiani che non salvano nemmeno le apparenze?

È doveroso seguire la verità e il bene lo si deve fare. Ma come chiamare bene quello di molti, che fanno di ogni erba un fascio, non distinguendo ciò che è dovere da ciò che è supplementare?

Figli, vi ho chiamati qui perché ho fiducia in voi. Sì, vi ho chiamati io e voi mi dovete aiutare. Dovete essere cristiani tutti di un pezzo, di quelli che praticano i Comandamenti senza distinzione, che seguono la legge di Dio nel senso della carità, senza limitazioni. La carità deve muovere i vostri cuori così da non farvi mettere limiti nelle vostre opere.

Quando in una famiglia si vuole avere un favore assicurato, si va dalla mamma perché lei non dice mai di no. Anch'io nella grande famiglia umana faccio la stessa cosa e tutti voglio esaudire ed aiutare. Ma anch'io ho un desiderio che vorrei fosse assecondato. Abbiate un cuore generoso e grande per cui non sappiate dire di no a chi vi chiede aiuto. Qualche volta un sorriso o una parola, qualche volta un gesto di bontà, sono come la chiave che apre il cuore agli altri e li rende più buoni. Concedetemi questo dono.

Vi sono ammalati nel corpo e nello spirito che attendono. Tutto il mondo aspetta. Questo mondo che vorrebbe materializzare tutto, attende da voi una mano per poter elevarsi. Lo so che siete pieni di acciacchi e di preoccupazioni ed ognuno ha la sua miseria. Ma avete visto qualche volta uno storpio guidare un cieco? Uno aiuta l'altro dando ciò che può.

La vostra pena chiudetela nel cuore di Gesù e provate a prendervi pena per quella degli altri. Vi sentirete felici nella misura in cui renderete felici.

E il male - oh, il male! quanto male! - va sempre più dilagando. Io piango in molte parti. Ma gli uomini hanno indurito il cuore e le lacrime della Mamma non parlano più.

Sappiate farmi un dono: le vostre lacrime. Piangete se un figlio è malato nel corpo. Ebbene, piangete davanti a Gesù per i miei figli malati nell'anima. Lo so, nel mondo avvengono delle catastrofi, delle calamità. Nemmeno queste servono a far ravvedere i figli degeneri. Di tutto si trova un motivo umano, ed è vero che c'è. Ma al di sopra di tutti i motivi scriveteci questa frase: «Sono richiami di Dio perché si torni a Lui con la penitenza e la preghiera». Solo questo devono capire gli uomini e, se è necessario prendere dei provvedimenti umani, si prendano in nome della carità, soprattutto però si cambi vita.

Stanno sul capo degli uomini giorni contati, non perché sia prossima la fine del mondo, ma perché la morte è vigile ed attenta per sferrare il suo colpo. Se attendete l'ultima ora per prepararvi, può darsi che vi troviate sprovvisti dell'olio della fede. Questo dovete dire a tutti ed aiutarmi, perché, ricordatelo: Dio e la sua Mamma non parlano mai invano.

Ed ora, a chiusura di questa bella preghiera che avete fatto alla presenza dei miei ministri, vi benedico. Collaborate con loro, con la preghiera e il sacrificio per la diffusione del mio regno. I sacerdoti che mi amano, mi onorano e mi fanno conoscere, hanno un posto di predilezione fra le mie braccia e particolare potenza sul mio cuore.

Benedico ogni gruppo di preghiera qui rappresentato e in modo particolare coloro che hanno in animo di formare il cenacolo nella loro casa. Benedico le persone che mi avete raccomandato e i rosari che portate con voi. Darò luce alla mente di coloro che mi pregheranno con queste corone.

Siate buoni, amatevi, e arrivederci ancora e a presto. Benedico l'effige del mio Bambino e la mia effige di Bambina. Opererò grandi cose per mezzo di esse.

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