Fare la volontà di dio significa ubbidire

 


19 Luglio 1977

Figli diletti, quanto godo della vostra presenza! Voi siete qui per ricevere quel nutrimento che vi dà forza, ed io sono desiderosa di nutrirvi per rendere la vostra vita rigogliosa e forte. Davanti a certe creature che fisicamente sono imperfette, voi sentite pietà e, dove potete intervenire, date aiuto. Io, davanti alla vita spirituale di molti che presentano segni di rachitismo, mi commuovo e do aiuto.

Una cosa desidero da ciascuno di voi: che abbiate a credere fermamente che la mia presenza presso ciascun'anima è una realtà. Non dovete perciò sentirvi soli, e dovete far ricorso a me nei pericoli e in ogni vostra necessità.

Se aveste il potere di avvertire i vostri figli di pericoli incombenti, e se aveste la possibilità di liberarli da tali pericoli, quale mamma tra voi non sarebbe premurosa di farlo? Io vedo con lo sguardo di Dio, e intervengo tempestivamente per liberare i miei figli dalle insidie nemiche.

Sentitemi dunque vicina, e prestate orecchio alle mie parole. La vostra vita diventerà più gioiosa, più semplice e più piena di grazia, di virtù, di bontà e di bene.

Figli, oggi vi voglio riferire un piccolo episodio evangelico perché abbiate a ritrarre qualche insegnamento.

I miei parenti, che consideravano Gesù come un pazzo, mi avevano costretta a recarmi con loro nel luogo in cui Gesù stava predicando, per richiamarlo e farlo ritornare a casa. Mandarono perciò da Lui un ragazzo che dicesse: "Maestro, tua madre e i tuoi fratelli sono li fuori e ti chiamano". Gesù però, che conosceva i pensieri degli uomini, si volse verso la folla che l'ascoltava e disse: "Chi sono mia madre, mio fratello e mia sorella? Sono coloro che fanno la volontà di Dio".

Con questa risposta Gesù voleva indicare come, nel compimento della propria missione, ogni creatura deve tener di mira anzitutto la gloria e la volontà di Dio, ma voleva altresì dimostrare agli uomini il pregio della virtù dell'ubbidienza.

Mi permetto, figli miei, di farvi osservare che, se nel mondo non esistesse questa virtù, esso diventerebbe un vero caos. Osservate la perfezione e l'ordine che regolano la vita di ogni essere e di tutto ciò che riempie la terra. Se non vi fossero leggi precise che dirigono ogni creatura, il più grande disordine farebbe desiderare la morte anziché la vita! Il mondo è come un immenso orologio che ubbidisce a leggi stabilite da Dio stesso.

Nella più perfetta ubbidienza al Padre, il Figlio divino scese sulla terra e si fece uomo. Compì, in una vita mortale, tutto ciò che Dio volle; compì azioni divine che glorificassero il Padre e che potessero essere imitate dagli uomini che avrebbero desiderato vivere santamente. Egli osservò le leggi divine ed umane. Perfezionò egli stesso le leggi, perché non fossero animate che dall'amore di Dio e del prossimo.

Ogni creatura, fin dal suo nascere, dovrebbe essere indirizzata a conoscere e a praticare queste leggi. Mentre nel mondo animale e vegetale, e nell'ordine naturale delle cose, l'ubbidienza è costrizione, l'uomo dovrebbe coscientemente accettare la legge e osservarla, per avere felicità e pace sulla terra e un premio in cielo. Ma che cosa avviene invece? Avviene che l'uomo, dotato d'intelligenza e di volontà, si ribella alla volontà di Dio e disubbidisce alle sue leggi. Si rende così colpevole, e rovina il presente e il futuro della propria anima.

Gesù ubbidì al Padre, ma stabilì anche sulla terra un mezzo di santità e di salvezza eterna. Stabilì la Chiesa, maestra di verità e di santità. "Chi ascolta voi, ascolta me", disse Gesù agli apostoli.

Prima di essi, i profeti avevano proclamato nel mondo la Parola di Dio ed erano stati massacrati in gran parte. Gesù fu ucciso e condannato perché si proclamava Parola eterna del Padre. Così la Chiesa, lungo i secoli, proclamando la verità e annunciando la Parola di Dio, sarà sempre combattuta e soggetta a persecuzioni.

Eppure rimane sempre vera la Parola, e rimane sempre vero che fare la volontà di Dio significa ubbidire. I fratelli, la madre e gli amici di Gesù, saranno sempre coloro che, rinnegando il proprio io, la propria volontà, aderiranno con piena libertà e con amore a quei desideri che Gesù manifestò continuamente durante la sua vita mortale.

Figli, la virtù dell'ubbidienza, che io praticai in grado eroico, sia la perla più preziosa della vostra vita.

Mi rivolgo alle religiose presenti, a cui dico: valorizzate la vostra vita momento per momento, rinunciando alla vostra volontà! Mi rivolgo anche alle spose, che fanno dono al loro sposo della loro vita, e raccomando loro l'ubbidienza in tutto, eccetto che nel peccato, poiché la sposa ubbidiente si santifica. Mi rivolgo ai figli, che invito all'ubbidienza perché le benedizioni di Dio siano copiose su di loro e li preparino alla vita.

E anche nel vostro gruppo benedico particolarmente coloro che ubbidiscono e che condividono pene, gioie e lavoro di questo mio strumento. Si formerà una santa famiglia spirituale di anime elette soltanto se nell'amore, nella fiducia, nel rispetto e nell'ubbidienza, si manterrà l'ordine.

Vi benedico, figli! Vi abbraccio tutti e vi amo.

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