Le tre persone divine

 


9 giugno 1974

Figli diletti, sia pace a voi e ai vostri cari. Siano appagati i vostri santi desideri, come voi avete cercato e cercate di appagare i miei. State abbellendo e ingrandendo la mia cappella. Vi ringrazio. Io abbellirò il tempio di Dio, che è il vostro cuore, perché Egli si possa trovare veramente bene con voi.

Quando osservate dall'alto di una montagna un panorama che si presenta meraviglioso davanti ai vostri occhi o quando su una spiaggia ammirate l'immensità del mare, deve venirvi spontaneo questo pensiero: Ecco il tempio del Signore! Ed è veramente così, poiché Dio nella sua immensità riempie l'universo. Ma voi dimenticate che l'opera più importante, uscita dalle mani di Dio, non è il mare o il sole, o gli alberi o i fiori, o gli uccelli o i pesci. Anche se molto belle queste cose, nulla sono in confronto all'uomo. Fatto ad immagine e somiglianza di Dio, l'uomo possiede un'anima immortale e spirituale, che Dio ha voluto così bella e di valore talmente grande da voler redimerla mediante il sangue dell'Uomo Dio.

Se dunque il mondo è tempio di Dio, l'uomo è re delle creature che in esso abitano, poiché tutto ciò che è nel mondo fu creato per la felicità e per la gioia dell'uomo stesso. Quando perciò volete fare cosa gradita al Padre, elevate il vostro inno di ringraziamento benedicendolo.

La cosa più importante è l'anima, che è tempio di Dio; e tutto ciò che voi fate per abbellirla è gradito al Figlio, che risollevò le anime dallo stato di colpa e, attraverso il suo sacrificio, le riabilitò.

Se l'anima è tempio di Dio, lo Spirito del Padre e del Figlio è il dolce Ospite che opera mediante la grazia e porta le anime alla santità.

Nella luce del mistero della Santissima Trinità, ammirate la bontà di Dio e lasciatevi immergere nel suo cuore come pesci nell'acqua, poiché in questo Dio, uno e trino, troverete tutto ciò che l'anima vostra può desiderare.

Le Persone divine lavorano sempre in concomitanza nell'opera di redenzione. Unite da un amore eterno ed infinito, sono inseparabili, come non potete separare nel sole, pur distinguendole, quelle qualità che gli sono proprie, cioè la luce, il calore e la fecondità.

Ebbene, in Dio vi sono attributi e qualità che voi dovete riconoscere, che ogni Persona divina possiede e che formano la gioia e la felicità di tutte. Se volete raggiungere la perfezione cristiana, non potete dimenticare nessuna delle tre Persone divine. Ognuna deve entrare nella vostra vita con tutto il suo amore, con tutta la sua sapienza, con tutta la sua potenza.

Vi sono molti cristiani che del mistero trinitario poco si occupano ed è per loro indifferente che queste Persone divine siano due oppure tre. Non conoscono Dio, e tanto meno le relazioni che passano tra il Padre e il Figlio e tra loro e lo Spirito Santo e ciò che esse compiono in favore di ciascuno.

Voi beati, che conoscendo questo divino mistero - anche se è impossibile che lo possiate approfondire - ne godete. Non potrete mai capire a fondo i grandi misteri di Dio, poiché essi sono superiori alla capacità d'intendere della ragione umana; ma non vi è mai nei misteri contraddizione o assurdità. In paradiso capirete meglio e godrete di tutto ciò che vi sarà svelato. Fin d'ora però ringraziate Dio Padre che per mezzo di Gesù Cristo vi ha rivelato il mistero della Santissima Trinità.

Gesù parlò del Padre molte volte e disse: "Chi vede me, vede il Padre mio". Parlò del Consolatore, Spirito di verità, che sarebbe venuto ad illuminare le menti e a chiarire ciò che Egli aveva insegnato.

La diffusione delle verità della fede rivelate, la diffusione del Cristianesimo, è opera della Santissima Trinità, e Gesù volle affidarla agli apostoli dicendo: "Andate, predicate e battezzate nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo". Ogni cristiano deve perciò prendersi la propria responsabilità, vivere questa fede e diffonderla così come ha comandato Gesù in nome della Triade benedetta, perché ogni cristiano deve essere apostolo. Vivere la propria giornata dal sorgere del sole al suo tramonto con lo spirito di adorazione, di riconoscenza e d'amore verso Dio è santificare la propria vita.

Quando gli apostoli per comando di Gesù dovettero separarsi per recarsi, chi in un luogo, chi nell'altro, a predicare il Vangelo ad ogni creatura, si riunirono in una bell'adunanza e, secondo gli insegnamenti che avevano ricevuto, stabilirono quei dodici articoli del Credo che doveva essere come il codice della fede.

Io presiedetti a quella riunione come oggi ho presieduto alla vostra. Fui contenta di ricevere e di donare quel codice infallibile. In questo momento io lo dono a voi e, mentre v'invito a recitarlo sovente, come feci anch'io dopo l'Ascensione al cielo del mio Gesù, vi raccomando di non dimenticare che passeranno tutte le cose del mondo, ma che di queste verità neppure una parola si perderà.

Recitate pure cantando quel Gloria che si canta nel cielo: Gloria sia al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo; vi farò godere come per una gran festa ogni volta che lo canterete. Recitate spesso il Credo, o Simbolo apostolico; vi aumenterò la fede e vi renderò veri apostoli.

Vi benedico tutti nel nome della SS. Trinità e vi prometto grazie speciali. Benedico i bambini presenti e coloro che mi raccomandate.

Nel nome della SS. Trinità, un giorno il sacerdote, amministrandovi il Sacramento degli infermi, vi dirà: "Parti, anima cristiana, da questo mondo... La tua dimora sia oggi nella pace della santa Gerusalemme". Ebbene, in quel momento vi sarò vicina e come prediletta del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo sarò vostra avvocata e vostra difesa.

Arrivederci!

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