Gesù ha bisogno di voi



11 giugno 1974

Figli miei, sono con voi. Sono la Madre vostra addolorata. Sono ancora qui a chiedere aiuto e consolazione dalle vostre preghiere e dalle vostre opere. Non posso nascondervi l'ambascia del mio cuore e non posso tacervi il dolore del mio Gesù, che vede un numero sterminato di anime perdersi irrimediabilmente.

Si rifiuta la fede, si rifiuta la grazia, si rifiuta la vita eterna. Quella fede che ha dato forza e felicità a milioni di anime, è ora ripudiata. Ancora si preferisce un piatto di lenticchie alla primogenitura. Si preferisce vivere per il tempo che passa, rifiutando la rivelazione e la dottrina divina. Si preferisce vivere per la terra e non si vuol pensare al suo Creatore. Si vorrebbe che Dio non esistesse per non avere verso di Lui dei doveri e per non dover ubbidire alla sua legge.

Oh, poveri figli miei, che nel mare burrascoso della vita non hanno l'ancora a cui aggrapparsi! Che faranno quando i marosi si leveranno tanto alti e minacciosi? Non si vuol accettare quella fede per cui milioni di martiri hanno offerto la loro vita e si accettano le favole e si vive di chimere.

Se vi fosse un mezzo migliore per salvarsi oltre a quello di credere in Dio, di amarlo e di servirlo, volete che io, che sono Mamma vostra, interessata più di voi alla vostra salvezza, non ve l'avrei fatto conoscere?

Non si vuol credere alla bontà di Dio e si misura la sua bontà col metro umano, oppure confrontandola con la cattiveria degli uomini. Si dice: Se Dio fosse buono, se veramente ci fosse, non permetterebbe questa o quell'altra cosa; mentre queste cose sono delitti voluti e perpetrati dalla malizia dell'uomo, che chiama come collaboratore il demonio. Non si vuol credere nemmeno alla giustizia di Dio, che riserva a sé il premio ed il castigo e che, essendo infinita come la misericordia, esige riparazione.

Non si crede più, figli, alla sublimità della grazia di Dio, che permette di far vivere a semplici creature una vita divina; alla grazia che sublima ogni azione e rende onnipotente ogni preghiera. Non si crede più al peccato e si pecca impunemente, facendo di esso una necessità ed una legge. Così si reca scandalo agli innocenti, così si bestemmia, così si considera la vita come una proprietà, di cui, secondo il proprio volere, si possa disfarsi. E se si vuol legalizzare l'omicidio, si pensa che non è giusto soffrire o far soffrire, ed è meglio distruggere il corpo e la vita anziché sopportare il dolore.

Figli diletti, non voglio angosciarvi con racconti tenebrosi, ma vi basti la vostra esperienza personale. Quante volte avete sentito queste espressioni: "Meglio morire piuttosto che vivere così... Meglio togliersi la vita... Che cosa si fa al mondo?". Basta alle volte un insuccesso o una contrarietà per lasciarsi abbattere, per tralasciare la preghiera e i Sacramenti e darsi a una vita di peccato.

Quale pena, figli, provano le mamme quando non riescono a farsi ubbidire e quando vorrebbero aprire il cuore ai loro cari e non sono ascoltate. Sono una mamma vera anch'io e come vorrei farmi capire da migliaia e migliaia di persone, figli come voi ricomprati dal Sacrificio della croce. Eppure si è sordi alla mia voce, sordi ai richiami di Dio. Insensati, lasciano Dio per seguire il principe di questo mondo, Satana. Pensano di coronarsi di rose, ma ben presto avvertono soltanto le spine e il peccato li butta nella disperazione.

Vi sono cristiani veri, che amano Dio e il prossimo, che vogliono fare della loro vita un'offerta d'amore? Siate voi questi, e sappiate che Gesù sulla via del Calvario ebbe bisogno oltre che della Mamma sua, anche del Cireneo e delle pie donne. Il mio Gesù ed io abbiamo bisogno di voi.

Siete giovani, forse avete il desiderio giustificato di formare una famiglia e vi manca l'occasione. Siate pazienti, non lamentatevi. Sappiate che lo Sposo divino delle anime vi ama infinitamente e desidera appoggiarsi a voi per risanare tanta gioventù.

Siete mamme. La malattia o la perversione di quei figli che avete cresciuto con tanto amore vi è come una ferita al cuore. Non lamentatevi, Gesù ha bisogno di voi. Sarete le sue mamme addolorate che gli darete aiuto con le vostre lacrime. Lasciatelo fare, Gesù è Dio e può, mentre voi cercate di lenire le sue sofferenze, cambiare i pensieri e il cuore dei vostri cari.

E voi, anime generose, che vorreste fare molto di più e vorreste immolare come ostia pura la vostra vita, siate contente. Il Signore ha scelto per voi un convento di clausura: è il suo cuore. Con Lui dovete vivere il vostro momento presente santificandolo. Gesù ha molto bisogno di voi. Il vostro amore è come un balsamo che dà sollievo alle sue ferite. È come quel sorso d'acqua di cui necessita, ed è soprattutto quel mezzo efficace che, unito alla sua sofferenza, tocca il cuore dei peccatori.

Figli miei, davanti ad una moltitudine di anime che rifiutano la fede e la grazia, voi siate gli assetati ed affamati insaziabili della parola di Dio, pronti a morire anziché peccare. La vita di questo mondo è come una scena teatrale che si svolge davanti agli altri. Ognuno deve recitare la sua parte. Si dice che un attore è molto bravo quando sa rappresentare bene il suo personaggio. I cristiani non devono e non possono rappresentare altro che Gesù, loro divin Maestro. Sappiate imitarlo così bene, figli, che tutto il vostro prossimo possa commuoversi e convertirsi.

Un'ultima parola, figli. Voi aspirate al cielo e sapete che la speranza cristiana non verrà delusa. Non lasciatevi confondere le idee da nessuno. Vivete una volta sola, vivete per una prova e vi attende il paradiso eterno. Non s'illudano, però, i miei figli. L'inferno non è lo spauracchio dei bambini, ma un luogo di pene eterne, creato dall'amore e dalla giustizia di Dio. Nessuno è stato creato per l'inferno, ma il paradiso bisogna guadagnarselo.

Benedico tutti abbracciandovi.

La festa del Corpo del Signore rinnovi in voi il desiderio di vita eucaristica.


Commenti

Post popolari in questo blog

Alimentate la lampada della vostra vita

L'uomo non può bastare a se stesso

Siate generosi nel sacrificio