Preghiera per i bambini e buon esempio

 


19 maggio 1974

Figli diletti, che io vado crescendo nella vita spirituale cosicché possiate possedere quella grazia e quelle virtù che il Signore desidera da voi, siate benedetti.

Io sono la Madre di Gesù e vostra, sono la Maestra delle anime e vi seguo individualmente anche se le lezioni che v'impartisco sono comunitarie.

Non tutti poi potete imparare allo stesso modo, poiché vi sono delle gradazioni che bisogna rispettare. Tutti però siete per me tanto cari, e nella varietà dei risultati vi vedo ben significati e rappresentati dalla varietà dei fiori di cui andate continuamente ornando il mio altare. Così, se vi saranno anime semplici come le margherite, non saranno meno belle di quelle profumate come le rose. Ognuno riceve secondo la propria capacità e fiorisce nel proprio campo per rallegrare il cuore di Dio.

Le mie lezioni servono a non farvi sciupare quella bellezza che Dio vi ha donata col Battesimo e, se le burrasche della vita vi hanno gettato qualche volta a terra, vi aiutino a rialzarvi illuminati dal Sole, più forti e più splendenti di prima.

Come vorrei con le mie lezioni pratiche farvi capire che il Signore non solo non vi chiede nulla di impossibile, ma nella sua infinita bontà è sempre disposto a rialzarvi dopo ogni caduta e a darvi nuova forza perché possiate proseguire.

Se da parte vostra mi seguite, io vi presento le lezioni sotto un duplice aspetto. Vi parlo dell'insegnamento di Gesù e delle verità che ci ha additate e vi parlo anche di me per dirvi come ho messo in pratica le sue parole. È uno studio che io baso sull'esempio.

Il primo esempio, il più luminoso e inconfondibile, è quello che ci ha dato Gesù. Molte volte, però, il modello troppo perfetto vi può incutere un certo timore di non poterlo imitare. A questo punto intervengo io e mostro a voi una luce meno forte, un esempio più imitabile. Infatti, se in una giornata di sole voleste guardarlo a occhio nudo, specie d'estate, il vostro occhio rimarrebbe offeso, ma se guardate i raggi del sole riflessi nella luna o attraverso lenti affumicate non vi succede nulla di grave, eppure sono gli stessi raggi solari.

Gesù, figli, ha vissuto la sua vita come uomo in modo perfettissimo, cosicché nessun neo di colpa lo toccò mai. Io lo imitai e come creatura umana, essendo come voi, compii le mie opere umanamente bene, cercando sempre la perfezione. Seguendomi, studiandomi, anche per voi sarà tutto facile. Io lavorai, piansi, pregai e vinsi le tentazioni come potete fare voi. Non vi era in me l'inclinazione al peccato, ma la tentazione non poteva mancare. Fu tentato anche Gesù. Ed io vinsi le tentazioni, specie contro la fede, praticando l'umiltà e con la preghiera continua e fervente.

Il peccato, causa di tanto dolore al mio Figlio e di tanti mali all'umanità, era da me aborrito. Così vorrei che imparaste voi ad odiare, fin nel profondo del cuore, la colpa di qualunque specie e che tendeste con tutti i vostri sforzi a fuggire anche il peccato veniale.

In questi giorni, il cuore di Gesù gioisce negli incontri d'amore che Egli ha con tante anime di fanciulli che lo hanno desiderato, l'hanno accolto nel loro cuore e festeggiato. Passeranno gli anni e molti soffocheranno nella colpa la memoria di questo giorno. Io vorrei che la vostra preghiera, che in questi giorni viene avvalorata da quella di anime innocenti, fosse così potente da ottenere che i neo-comunicandi non abbiano mai e poi mai a macchiarsi di peccati mortali.

Toccherà ai genitori in modo particolare di custodire questi piccoli gigli. Toccherà ancora a loro di non dare scandalo ai loro bambini tenendo una condotta esemplare, con una moda corretta le mamme e con una stampa che non distrugga l'innocenza; col saper imporre a se stessi dei sacrifici, anche rinunciando a vedere spettacoli televisivi che ai bambini potrebbero recar danno. Ma sarete anche tutti voi invitati a proteggerli con la preghiera e col vostro buon esempio.

I bambini vivono d'imitazione e i più grandi delitti hanno trovato strada forse negli scandali ricevuti dagli adulti. Scandalizzati, avviati su una cattiva strada, si finisce poi per piangere. Alle volte la società lancia i suoi anatemi verso delinquenti che hanno rovinato famiglie intere. Ma ditemi, non vi è forse una colpa comune a tutti quando, disinteressandovi di problemi scottanti o di cose di interesse religioso, spirituale e sociale, permettete che molta gioventù sia traviata?

Vi sono genitori e maestri che in nome della libertà vorrebbero abolire anche il nome stesso di Dio nella scuola, oltre all'insegnamento religioso. Ma ditemi, dove andranno a chiedere luce ed aiuto questi figli che, crescendo, vedranno solo cattivi esempi e molti scandali?

Ecco la mia richiesta, ecco ciò che desidero da voi. La vostra maternità spirituale, il vostro interessamento alle necessità sociali possa essere d'aiuto alle famiglie.

Vi sono state mamme generose e sante che, offrendo a Dio i loro bambini, hanno chiesto per loro la morte anziché il peccato e ne sortirono dei santi. Se questo pensiero può giovare ad alcune mamme, non dubitino un attimo ad assecondarlo e preferiscano di essere esse stesse vittime per la salvezza dei figli. Ma da parte di tutti non venga mai meno questo pensiero: piuttosto che scandalizzare un piccolo, sarebbe meglio mettersi una macina da mulino al collo e gettarsi in mare.

Che il profumo di questi gigli tanto cari al cuore di Dio possa allietare le famiglie, risanare la società ed un giorno rallegrare il paradiso.

Vi benedico tutti, figli miei.

Prima di uscire da questo luogo, consacratemi tutti i bambini che hanno ricevuto o riceveranno la prima Comunione. Vi prometto che, se farete quanto vi ho detto, ve li salverò tutti.

Amate i bambini, essi sono una forza che commuove il cuore di Dio.

La pace sia oggi e sempre nei vostri cuori.

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