I segreti di Dio vengono svelati ai semplici


26 Giugno 1976 (a Legnano)

Figli miei, tanto cari al mio cuore, ecco, sono qui con voi! Sono l'Ausiliatrice del popolo cristiano, e come non dovrei aiutare voi che mi amate tanto?

Vi aiuto dandovi i miei consigli, mettendovi in guardia dai pericoli che vi circondano e, soprattutto, tenendovi sul mio cuore. Non vi sia strano questo mio modo di dire. Non può e non deve una mamma tenere sul suo cuore i propri figli? Quando sono piccoli li tiene stretti al cuore, quando crescono li tiene dentro il cuore, con tutte le pene e le preoccupazioni di ciascuno.

Io vi considero sempre come i miei bambini e non posso fare a meno di dedicarvi tutte le mie cure. Chi mi ama, mi capisce bene e fa tesoro delle mie parole, procurando nella pratica dell'umiltà di conservarsi piccolo.

I grandi secondo il mondo, possono essere tali perché la superbia li fa crescere davanti ai loro occhi e a quelli di Dio, fino a costringerlo a resistere ad essi.

I piccoli secondo il mondo, sono i disprezzati, i ritenuti incapaci, i buoni a nulla; ed essi si vedono veramente tali, ma Dio li esalta e diventano i padroni del suo cuore. È tanto bello per voi conservare questa piccolezza, mediante la quale crescete in santità e grazia, così da rapire il cuore di Dio.

Ma, figli, vi voglio svelare un piccolo segreto. Il mio cuore è come un sacro scrigno, dove io custodisco e custodivo fin dalla sua nascita, tutto ciò che riguarda la vita del mio Gesù: quelle meravigliose parole, quei fatti straordinari che l'hanno accompagnato e le virtù che ha praticato.

Chi sta sul mio cuore perché piccolo, riceve a poco a poco il mio alimento ed io gli vado svelando tutti quei misteri che servono ad aumentare la fede e a far conoscere il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.

I piccoli sono i miei prediletti, che riescono ad aprire il mio cuore per prendere parte alle mie gioie e ai miei dolori. Ma il mio cuore, che, modellato su quello di Dio, è una fornace ardente di carità, ospita tutte le anime con tutte quelle imperfezioni e difetti che le accompagnano. Il mio cuore soffre per esse, e le consolazioni che riceve da quelli che sono i bambini prediletti, servono ad alleviare la sua sofferenza bruciante.

Figli, il mio cuore è come quello delle mamme, il miglior appoggio per chi sta per morire. L'ultima invocazione del morente è il nome della mamma. Io vorrei essere sempre quella Mamma invocata, e vorrei che ogni moribondo trovasse sul mio cuore conforto e sollievo. A voi il compito di affidarmeli. A voi l'invito di ricorrere a me, perché il vostro ultimo incontro con me sia veramente un trovarsi cuore a cuore.

Il mio affetto materno desidera oggi mettervi in guardia dai pericoli che vi circondano. Sappiate che il demonio sta combattendo aspramente per seminare discordia nelle famiglie. Egli, quando non può far commettere peccati gravissimi, lavora dovunque per impedire il bene.

È pur vero che il mio Gesù disse un giorno che non era venuto a portare la pace ma la guerra, perché i figli si sarebbero ribellati ai padri e i coniugi e i fratelli fra di loro, ma la lotta contro il bene assume un aspetto veramente diabolico, e mira ad impedire alle anime di gioire per tutta quella presenza di soprannaturale destinata a far ravvivare la fede e a crescere nell'amore.

Come dovrete comportarvi perciò, quando, senza una giusta ragione si combattono idee giuste, principi sani e desideri di bene? Dovrete rispondere come rispose Gesù a me che l'interrogavo: "Perché ci hai fatto questo, Figlio? Tuo padre ed io, angosciati, ti cercavamo". "E non sapevate", mi rispose, "che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?".

Ecco, figli, quando non solo non si accetta il dialogo, ma si vuole intralciare in voi la volontà di Dio, siate decisi. Sono le cose, cioè gli interessi del Padre celeste che voi dovete difendere.

Mantenete la pace e la carità. Date tutto ciò che potete fino al sacrificio, ma non venga meno in voi la fedeltà a Dio, poiché nessuno è autorizzato ad impedire quella libertà di cui Dio stesso è estremamente rispettoso.

Quei segreti che il Signore svela alle anime semplici anche a mezzo mio, non tutti li capiscono. Siate perciò prudenti e non pretendete che tutti accettino le vostre parole e i vostri pensieri. Sappiate, però, custodirli e gustarli finché potrete esprimerli.

Dio è immenso ed infinito nelle sue vie. La vostra costanza, la vostra fede, la vostra preghiera e il sacrificio del vostro cuore, servano come mezzi di conversione.

Ed ora, figli, un invito quanto mai pressante. Sono presenti tra voi alcuni papà e molte mamme. Sappiate conservare nel cuore solo cose belle, e la vostra benedizione, data ai vostri familiari, porti frutti di santità. Con abbondanza di grazia e d'amore, e con larghezza di cuore, benedite i vostri figli, e non solo quando siedono a mensa con voi, ma anche quando si coricano e quando, uscendo di casa, potrebbero incontrare dei pericoli.

La vostra benedizione vicendevole, quella dei coniugi tra loro e dei padri ai figli, data in punto di morte, può essere apportatrice di celesti favori.

Vi sono alcune persone che vorrebbero fare di più per la Chiesa. Io benedico questi santi desideri. Il diaconato è antico quanto la Chiesa e molto di aiuto ai fedeli.

Vi benedico tutti, figli miei, e vi prometto grazie speciali. Benedico con larghezza questa casa e la comunità che l'abita. I bambini che vi passano siano consacrati a me. Li salverò, e gran parte del merito sarà vostro.

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